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I principi. L’associazione nasce per portare il contributo del discorso della psicoanalisi e dei suoi effetti nel sociale, avendo di mira la promozione della salute e del benessere della persona lungo l’intero ciclo di vita.

La psicoanalisi oggi è riconosciuta dalla legge italiana e conosciuta dalla maggior parte delle persone come una tecnica psicoterapeutica: è vero ha effetti terapeutici, ma non è l’effetto terapeutico che ha di mira la sua pratica.

Per lo stesso Freud, il suo inventore, la psicoanalisi è soprattutto un’operazione di ricerca della verità soggettiva, e più precisamente di quella verità inconscia che si manifesta negli atti mancati, nei lapsus, nei sogni ma anche nei sintomi, di quella verità che si manifesta come effetto non voluto o comunque non cercato delle nostre azioni, ma di cui siamo chiamati ad assumerci la responsabilità.

Lacan prosegue il lavoro di Freud, e ci mostra, come nell’esperienza psicoanalitica questa ricerca della verità che si fonda sulla parola del soggetto, lo conduce all’incontro con qualcosa di inatteso, all’incontro con nuove possibilità.

E sono proprio, lo spirito di ricerca e le capacità d’invenzione del discorso psicoanalitico che Più Uno vuole portare nel legame sociale, dandone testimonianza con il proprio lavoro.

A questo scopo l’associazione si propone come un luogo che accoglie la parola del soggetto, lo sostiene nella produzione del suo discorso -parlato e scritto- e promuove incontri in piccolo gruppo tra persone interessate ad approfondire argomenti specifici.

Ascolto e orientamento

Il centro di ascolto e di orientamento propone un percorso iniziale di tre colloqui con uno psicoterapeuta a tutti coloro sentano il bisogno di un aiuto professionale per affrontare il proprio malessere e ciò che lo causa.

L’analisi della domanda costituisce quello che Lacan chiama il lavoro preliminare di una psicoanalisi, un lavoro che punta a rettificare la posizione del soggetto, ossia a consentire alla persona di passare da una prospettiva in cui si sente oppresso, impossibilitato, a causa di circostanze avverse, ad una prospettiva in cui può tornare ad essere artefice del proprio destino.

Il percorso proposto, quando necessario, potrà inoltre avvalersi delle competenze e dell’esperienza di una neuropsichiatra infantile e di uno psichiatra.

Il centro di ascolto e di orientamento si rivolge anche alle famiglie con bambini e ragazzi in difficoltà. Se opportuno, può accompagnare i più giovani nell’acquisizione di un metodo di studio personale più coerente con il proprio stile di apprendimento, o nella scelta di un percorso di studi fondato sul riconoscimento delle proprie motivazioni, abilità e risorse.

Se, come oggi sempre più spesso accade, tra le difficoltà emerge la necessità di trovare o ritrovare il lavoro, il centro di ascolto e di orientamento proporrà alla persona un percorso che comprende la stesura del bilancio delle competenze, la scrittura del curriculum e un percorso di coaching per la ricerca attiva del lavoro.

Il Centro di Ascolto ed Orientamento mira ad offrire una risposta anche lì dove ragioni di ordine sociale ed economico ostacolano la formulazione di una richiesta di aiuto, offrendo una consulenza professionale ad un costo sostenibile.

GEC Famiglia

Modifica “Gec Famiglia”

Il nostro approccio rivolge grande attenzione alla cura dei legami -famigliari e sociali- che riteniamo risorse preziose per l’espressione e la realizzazione delle potenzialità della persona, e per il superamento dei momenti di crisi e difficoltà.

L’associazione promuove incontri di gruppo, volti a favorire la solidarietà, in primis nella forma della parola e dunque dell’ascolto e del dialogo, tra famiglie e professionisti che operano nel campo della salute mentale.

Questi incontri si pongono come primo obiettivo quello di accompagnare i famigliari ad affrontare i momenti di crisi del proprio caro con disturbi psichici e a sostenerlo nella ricostruzione del proprio progetto di vita attraverso l’analisi degli aspetti che maggiormente li preoccupano e rispetto a cui si trovano in impasse nell’esercizio del proprio ruolo genitoriale, coniugale o fraterno.

La messa in parola sostenuta dallo scambio solidale di esperienze personali da parte dei partecipanti mira a  riconoscere e valorizzare l’unicità dell’esperienza di ciascuno. Il lavoro del gruppo sostiene il famigliare nella ricerca di un sapere esperienziale e nella costruzione di un proprio saperci fare, favorendo l’elaborazione degli effetti traumatici della situazione e l’apertura di nuove prospettive sui suoi possibili sviluppi.

CALENDARIO 2020

Dalle 17,30 alle 19,30 in Via Vigilio Inama 24, a Milano:

  • Martedì 7 gennaio 2020
  • Martedì 28 gennaio 2020
  • Martedì 18 febbraio 2020
  • Martedì 10 marzo 2020
  • Martedì 31 marzo 2020
  • Martedì 21 aprile 2020
  • Martedì 12 maggio 2020
  • Giovedì 4 giugno 2020
  • Martedì 23 giugno 2020
  • Martedì 14 luglio 2020
  • Martedì 8 settembre 2020
  • Martedì 29 settembre 2020
  • Martedì 20 ottobre 2020
  • Martedì 10 novembre 2020
  • Martedì 1 dicembre 2020
  • Martedì 22 dicembre 2020

Per maggiori informazioni telefonare alla D.ssa Sara Benedetti 3703250992 o inviare una mail compilando il format nella sezione Contatti.

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